Il primo “prototipo” di penna stilografica era costituita da una combinazione di due penne d’oca incastrate l’una dentro l’altra: il serbatoio (penna interna) e il pennino (penna esterna). L’inchiostro contenuto nel serbatoio, usciva dal pennino seguendo due principi fisici: la gravità e la capillarità. Tenendo il pennino ad una inclinazione di 45 gradi rispetto al foglio, la gravità fa sì che l’inchiostro scenda nel serbatoio fino al pennino.
- L’involucro: guaina che racchiude il serbatoio, impugnatura e cappuccio. Si tratta dell’esterno della stilo, personalizzabile in colori e fantasie. Può essere di plastica o di materiali più pregiati come l’argento, l’oro o il platino.
- Il serbatoio: custodito all’interno dell’involucro, è la sede dell’inchiostro. Può essere ricaricabile o usa e getta (cartucce).
- Il sistema di erogazione: attraverso una serie di piccolissimi canali, usando il principio della capillarità, l’inchiostro esce dal pennino permettendo la scrittura.
- Il sistema di “troppopieno”: è un dispositivo che serve per eliminare le perdite di inchiostro, soprattutto quando la penna stilo subisce bruschi sbalzi di temperatura e pressione.
- Il pennino: tratto terminale della penna, abbiamo detto essere l’elemento sul quale far convergere la scelta del proprio modello.
Come usarla correttamente
La differenza maggiore fra una comune penna a sfera (modello BIC per intenderci) e una stilografica è la particolare sensibilità della seconda alle variazioni di temperatura e pressione. Può capitare quindi, che la stilo, smetta di scrivere. La prima operazione da fare in questo caso è sciacquare il pennino sotto un getto di acqua fredda corrente (mai acqua calda o alcool).
Poi riempire nuovamente il serbatoio o sostituire la cartuccia e iniziare a scrivere morbidamente finché il sistema di alimentazione non si rimette in circolo e l’inchiostro inizia a fuoriuscire. Per evitare di dover compiere di frequente questa operazione, durante i viaggi in aereo tenere il serbatoio completamente vuoto o completamente pieno. Penna vuota e pulita, invece, se si pensa di lasciarla inutilizzata per diverso tempo. Tuttavia possono insorgere altri problemi:
- Se il serbatoio non si ricarica: ammesso che la penna non sia dotata di cartucce usa e getta, il serbatoio potrebbe essere stato caricato in modo scorretto o essere difettoso. Nel primo caso consultare il libretto di istruzioni, nel secondo portare la penna in assistenza.
- Se il pennino non scrive: può essere danneggiato o sporco. Nel primo caso bisogna sostituirlo, nel secondo pulirlo. Ricordarsi di non lasciare la penna senza cappuccio: l’inchiostro presente nei canali potrebbe asciugarsi ostacolando la scrittura.
- Se il flusso di inchiostro è irregolare: il flusso dovrebbe essere sempre costante. La causa più ovvia di questa anomalia è l’esaurimento dell’inchiostro. Accertarsi comunque di aver riempito correttamente il serbatoio o di aver ricollocato bene la nuova cartuccia.
- Se il pennino “gratta”: il pennino dovrebbe sempre scorrere morbidamente sul foglio. Se ciò non dovesse avvenire, può essere un pennino poco rigido o danneggiato. In questo caso occorre sostituirlo.
L’uso della penna stilografica è sicuramente per amanti e appassionati poiché ilo suo corretto ed efficiente utilizzo presuppone un’attenta cura. I problemi maggiori di una penna stilografica sono legati al flusso di inchiostro che è, come abbiamo più volte accennato, il tallone di Achille di questo strumento di scrittura. Alcune piccole accortezze possono tenere alla larga molti problemi:
- Mettere sempre il cappuccio facendo attenzione a tenere la penna in posizione verticale con il pennino rivolto verso l’altro. Se lo si tiene al contrario, è possibile che l’inchiostro rimasto nel pennino fuoriesca nel cappuccio per effetto della forza di gravità, macchiandolo.
- Pulire la penna, di tanto in tanto, usando solamente acqua fredda per il risciacquo e uno spray al silicone per lucidarla.
Se nonostante le accortezze in fase di scrittura il flusso di inchiostro fosse troppo abbondante può essere necessario uno fra questi accorgimenti: controllare che le punte del pennino non siano distanziate (in questo caso sostituire il pennino con uno integro); controllare che l’alimentatore non sia storto o allentato (in caso si riscontrasse questa anomalia è necessario portare la penna in assistenza); controllare che non si sia rotta la cartuccia (in questo caso sostituirla).
Una penna stilografica di buona qualità, usata correttamente e correttamente curata non dovrebbe perdere inchiostro o lasciare macchie sulla pelle delle mani o sul foglio. Se così fosse, la stilo presenta qualche problema di tenuta. Controllare, pertanto, le parti interne, il serbatoio o la cartuccia, le giunture e le parti esterne della penna. Provvedere a pulire le parti sporche, soprattutto del meccanismo di erogazione dell’inchiostro e sostituire quelle rotte o allentate. A questo punto, verificare anche la convenienza di comprare una penna nuova, a meno che quella difettosa non abbia un elevato valore economico per il quale valga la pena di comprare nuovamente le componenti danneggiate.
FONTE: http://www.guidaacquisti.net/penna-stilografica